La pubblicità ha acceso le mie fantasie, ha plasmato il mio linguaggio, mi ha dato nuove parole, nuove immagini. Mi ha spiegato, con una semplicità e una chiarezza incommensurabili, quali sono le cose di cui ho veramente, urgentemente, inesorabilmente bisogno. E lo ha fatto divertendomi, choccandomi, scandalizzandomi, ripugnandomi, illudendomi, informandomi, evocando, mentendomi.
I danni causati dalla pubblicità sono noti eppure, come con un amico perfido ma divertente, non posso fare a meno di restarne affascinato, di amarlo.
Per questo, spesso, mi ritrovo a pensare "in spottese": slogan, jingle, personaggi, prodotti, nomi si accavallano nel mio cervellino di plastica.
Eureka è il catalogo di pubblicità partorite dalla parte sudoccidentale del mio cervello: quella delle cazzate. Qualcuno dice che sia particolarmente sviluppata.
Playmobil Séguéla
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